LETTERA SUL GIORNALE L'ADIGE:
Kaziyski e Nikolov, i due assi bulgari della
Trentino Volley (foto Trabalza)
Trento, 20 marzo 2008

Il giornale l'Adige ha pubblicato sull'edizione del 20 marzo 2008 una bellissima lettera di due persone orgogliose e tifose dell'Itas Diatec Trentino a trazione bulgara. Ringraziamo Katia ed Irene Piscioli per averci concesso l'autorizzazione a diffondere la missiva in questo spazio. Siamo ulteriormente soddisfatti che la nostra bella regular season possa essere un motivo di orgoglio non solo sportivo ma anche umano e per questo pubblichiamo volentieri il testo anche sul nostro sito.

Abbiamo una meravigliosa mamma nata in Bulgaria, una terra stupenda alla quale ci sentiamo legate come all'Italia. Ogni anno visitiamo i nostri nonni a Sofia e nella capitale conoscono tutti il fenomeno Itas Trentino. Ma lo chiamano «Itas Bulgarizzato Trentino» sapendo che i principali artefici delle imprese della pallavolo trentina sono bulgari.
Ne siamo orgogliose ma non dimentichiamo che la patria della nostra mamma è stata tante volte bistrattata ed insultata dalla stampa.
Quando si vuole sottolineare la mancanza di democrazia si scrive «votazioni alla bulgara». È una espressione entrata ormai nel linguaggio quotidiano ma è priva di fondamento.
Abbiamo osservato il periodo di transizione tra il governo socialista degli anni passati e quello attuale.
Con i nostri genitori abbiamo visitato gli altri paesi dell'Est e possiamo senz'altro affermare che, senza esprimere giudizi, che non c'erano differenze tra la Bulgaria e le altre nazioni. Anzi tra i paesi dell'Est era certamente la nazione culturalmente più vivace e attenta ai cambiamenti. Lo dimostra il presente. Infatti la «fuga» di cittadini bulgari è molto limitata rispetto a quella degli altri stati dell'Est a dimostrazione che gli abitanti di questa regione sono molto legati alla loro terra . Siamo certe che l'Itas vincerà lo scudetto e con lei anche la Bulgaria e speriamo che in futuro la patria della nostra mamma che è anche la nostra venga rispettata.
Con affetto per la mamma Nicolina Vodicenska

Irene e Katia Piscioli